Lo schema a blocchi rappresentato si riferisce ad un controllo di processo industriale tramite microprocessore. Notiamo inanzitutto uno o più trasduttori, essi forniscono dei segnali analogici proporzionali alle grandezze fisiche da controllare(temperatura, posizione, velocità).
Questi segnali che sono spesso di pochi millivolt, hanno necessità di essere amplificati in modo da ottenere tensione dell'ordine di pochi volt, ampiezza necessaria per le elaborazioni successive. L'amplificatore se è necessario è seguito da un filtro passa-basso utilizzato per eliminare i componenti di rumore in alta frequenza.
Il segnale prosegue successivamente in un multiplexer analogico, tale circuito è un dispositivo a più ingressi ed una sola uscita, funzionante in modo che sotto l'azione di opportune sollecitazioni d'ingresso trasferisce in uscita una sola delle entrate; è cosi possibile analizzare una sola variabile fisica alla volta.
L'uscita del multiplexer comanda ogni circuito S/H(Sample-Hold) che ha lo scopo di mantenere costante l'ampiezza alla sua uscita per un tempo tale da consentire al convertitore ADC di completare la sua conversione.
Avvolte il blocco S/H non è strettamente necessario se la variabile da controllare non varia con rapidità.
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